domenica 28 marzo 2021
Una birra buttata, non è una brutta giornata
E' andata cosi oggi. La giornata sembrava essere partita nel migliore dei modi, e invece, l'avevo già rovinata ieri, macinando in modo sbagliato i malti per la ricetta.
Sono ormai sei anni che faccio birra per piacere, per hobby, e ne ho sbagliate ben poche. Quottro o forse cinque, su più di 900 lt di cotte!
Di solito succede quando mi metto in testa di fare degli upgrade alle cotte. Anche leggendo molti libri, confrontandomi e cercando suggerimenti ovunque, capita che cado, e poi riparto molto meglio di prima.
Del resto, quando si sperimenta, e si cercano nuove strade, non sempre va tutto liscio subito.
Sembra quasi che ogni miglioria non sia mai buona alla prima. Una sorta di "maledizione". Oppure "benedizione", perchè poi tutto fila liscio, tutto va alla perfezione quando ci riprovo.
Così è andata oggi, però, non mi era mai capitato prima.
Arrivare alla fine dell'ammostamento e rendermi conto di non aver prodotto altro che acqua sporca,mi ha fatto provare un senso di sconfitta.
Però, negli ultimi anni sono cambiato molto, e quello che più mi ha stupito, è stato rendermi conto che non mi sono arrabbiato, ne abbattuto. Sono stato in grado con molta serenità, di ammettere di aver sbagliato. Pace. Nessun problema.
Dopo Pasqua rifarò questa cotta di Weizen, peraltro promessa al mio amico Corrado Ceschinelli.
Sono sicuro che verrà una bomba, e brinderemo insieme con la "sua" birra.
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